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Moztri!

Inno all’infanzia

Questa è la storia di Tobia, un bambino di poche parole, che ama stare solo e soprattutto che ama disegnare mostri.

Ma è anche la storia dei suoi genitori, Cinzia e Augusto, che si disperano per il fatto di avere un figlio così difficile.

Tobia è un bambino che non riesce a concentrarsi, che fatica a prendersi delle responsabilità e che vive delle sue fantasie. Un bambino con un “punteggio basso”, secondo gli standard educativi della maestra.

Ma Tobia è anche un bambino ricco e pieno di risorse che, attraverso i suoi disegni, ci apre le porte del suo mondo interiore e ci mostra la meraviglia del suo immaginario. Gaston Bachelard la chiama rêverie: la capacità immaginativa di abbandono alla fantasia e ai sogni ad occhi aperti. È una risorse dal grande valore conoscitivo e non un deficit di realtà.
Riconoscere e concedere il tempo della rêverie a un bambino o a un ragazzo, non è cosa da poco, è una qualità della conoscenza che pochi adulti posseggono, una forma di fiducia e rispetto verso il farsi di un’identità che è dovuta.

E allora:
Riuscirà Tobia a farsi capire dai grandi?
Ci sono adulti che hanno voglia di ascoltare i sogni delle bambine e dei bambini?
E come sarebbe il nostro mostro se Tobia ci mettesse una matita in mano?

... e i grandi dicevano che era un bambino difficile e gli piaceva disegnare moztri!

Uno spettacolo poetico, comico e originalissimo, capace di coinvolgere i bambini e commuovere gli adulti, per la sua forza e le domande che pone agli adulti: quali aspettative abbiamo verso i nostri bambini? Queste aspettative tengono conto dei reali desideri dei bambini? E quando si smette davvero di credere ai sogni?

con Michele Eynard e Federica Molteni
disegni dal vivo Michele Eynard
scenografie e mostri Enzo Mologni
regia Carmen Pellegrinelli

produzione Luna e GNAC Teatro
si ringrazia Albano Arte per il sostegno

 

PUBBLICO: dai 5 anni

Scheda artistica
Scheda didattica
Scheda tecnica
Immagini HD